Noi Associazione sempre più all’opera in Oratorio

Dal libretto parrocchiale n° 18

E' una vera soddisfazione il fatto che vanno aumentando i ragazzi che frequentano l'Oratorio: ogni sabato e lunedì se ne aggiungono di nuovi. La proposta educativa, che si in­treccia anche nel "gioco", comin­cia ad avere "presa" sempre più consistente. I ragazzini vi trovano spazio e tempo per far "esplode­re" le loro energie a volte repres­se non per colpa loro, con giochi che li attirano e li portano a "sta­re insieme", a rispettarsi, ad ac­cettare la piccola sconfitta...

Il "gioco" è una forma per far e­mergere le proprie potenzialità, talvolta anche "sbagliando", ma avendo sempre la possibilità di ricominciare. Il gioco permette alla piccola personalità in svi­luppo del ragazzo di sperimen­tarsi, di conoscere le proprie ca­pacità, di relazionare, di scoprire "le regole", di confrontarsi e scoprirsi diversi, di litigare an­che, di provare delle paure, di fermarsi, di ripensare, di ripro­vare, di "allenarsi" in una "pale­stra" che diventa crescita nello spirito, all'autocontrollo. Certamente la presenza dei ge­nitori diventa fondamentale agli effetti di un buon funzionamento anche delle attività ricreative. Qui la loro disponibilità è enco­miabile perché richiede "sacrificio”, attenzione, intervento, cor­rezione se necessaria, incitamen­to, esortazione, nuove "invenzio­ni" per simpatizzare con i ra­gazzi, affascinarli e renderli felici. 1 genitori si vanno dimostrando attenti ed incoraggianti, premu­rosi perché ogni ragazzo si trovi a suo agio e possa ritornare a casa soddisfatto per aver trascorso qualche ora, come a lui è gradito. Ma non ce lo nascondiamo che comincia già a profilarsi qualche piccolo problemino perché sta arrivando anche il ragazzo un po' discolo, non abituato alle "regole del gioco", un po' avventuriero 0 spavaldo, che magari scaraventa la racchetta, o si comporta un po' da spaccone... Niente paura!

L'Oratorio non è un "parcheggio chiuso" ove arrivano e si fermano soltanto dei ragazzi "a puntino". Ecco allora qui farsi più pre­murosa ed affettuosa la figura del genitore-educatore verso coloro che si comportano da "discoli": anche per questi c'è spazio nella misura in cui i genitori, veri edu­catori, si premurano per acco­starli, per esortarli, per inserirli affinché anch'essi possano "met­tersi in gioco". Anche don Bosco aveva i suoi "barabba" - come li chiamava lui perché la gente per bene non li sopportava - che davano fastidio, Facevano chiasso e per la gente per bene dovevano stare lontani. Ma lui, come Gesù, ripeteva ed anche noi oggi, ci ricordiamo i suoi moniti: "Lasciate che i fan­ciulli vengano a me e non glielo impedite".I genitori sono chiamati a svol­gere "L'arte" di essere genitori "a­mici", di essere genitori "consi­glieri" per instillare in ciascuno il senso dell'amicizia, della socievo­lezza, del rispetto reciproco, an­che attraverso il gioco. II tempo di trascorrere dei po­meriggi assieme anche con geni­tori-educatori diventa non solo divertimento, ma anche un modo di stare assieme, di misurarsi con se stessi e con le proprie forze. Diamo atto a questi genitori per un compito che comporta impe­gno e molta pazienza.

Il "Noi Associazione" si aggrega oggi - domenica 2o aprile al Comitato Genitori M. E. M. - Istituto comprensivo di Pregan­ziol alla " Seconda Biciclettata" che partirà alle 9.15 da Pregan­ziol, passerà per Frescada, per Santrovaso, si fermerà al cam­petto di Settecomuni per termi­nare poi verso le 12.15 a Preganziol con le premiazioni. L'appuntamento di "Noi" con i nostri ragazzi sarà precipuamen­te al campetto di Settecomuni. Auspichiamo buona riuscita!